Tra un mese si torna a casa. Tra un mese mi sveglierò nella cameretta dalle pareti celesti a casa dei miei genitori con il profumo dello strudel che cuoce nel forno, l’albero di Natale già fatto e la frenesia di far i biscotti con la marmellata in mezzo che siamo in ritardo. Se sarò fortunata ci sarà anche la neve, la mia amata neve.

Questo è il primo in 31anni in cui non ho visto nevicare, non nevicare sul serio per lo meno. In Nuova Zelanda ci é andato vicinissimo a regalarmela per il compleanno a luglio ma nulla, solo pochi fiocchi che da Trentina non posso definire davvero come neve.

Sono undici mesi di viaggio, ho quasi finito il mio giro del mondo e sono così stanca, così felice e così tranquilla insieme.

Stanca di questi ritmi massacranti che non mi fanno dormire più di tre notti nello stesso letto. Continuare a rifare lo zaino é la cosa che più odio e ormai nemmeno lo disfo più con ordine ma lo lascio esplodere per la stanza.

Felice di esser riuscita a far del mio sogno una realtà e quasi per davvero un lavoro. Questa cosa dei soldi é un chiodo fisso di tanti, come ho fatto a permettermi un viaggio di un anno intorno al mondo? Beh, ho lavorato sodo, fatto tanti sacrifici e rinunce e no, nessuno mi ha regalato niente.

Tranquilla nei confronti della persona che sono, del futuro, del mio percorso. Una delle domande più gettonate é: “ma poi cosa farai?”. Non lo so e oggi non mi interessa: se avrò seminato bene qualcosa sboccerà, se non sarà così ho due mani per lavorare e due maniche da rimboccare.

Oggi lasciatemi godere del profumo del vento, del calore degli ultimi raggi di sole estivo, dei capelli in boccolo per via del mare, delle lentiggini sul viso e del sorriso grande che questa vita mi ha regalato.

Un lungo viaggio mi ha portata fino a qui, ed ora ho ancora un mese nel Nord Europa e poi si torna a casa. Quali sono le tue sensazioni quando stai tornando a casa?