Atolli Maldive

L’atollo rappresenta il tipo più complesso di scogliera corallina e consta di tante piccole isole madreporiche, ovvero derivate dai coralli. Si forma in seguito all’erosione causata dal vento e dalle piogge o all’eruzione di isole vulcaniche.

Gli atolli sono spesso lunghi e stretti, delimitano una laguna e sono invasi e circondati da acqua così limpida e trasparente che ti permette di vedere il fondale e che farebbe innamorare chiunque.

Nonostante il terreno sia poco fertile e l’agricoltura sia molto limitata, rappresentano l’ambiente dove esiste maggiore biodiversità sulla terra e attirano numerosissime varietà di pesci,  insetti, uccelli ecc

Atolli Maldive

Atolli delle Maldive

Considerati il paradiso sulla terra, gli atolli meridionali delle Maldive, sono la meta ideale per una vacanza da sogno rilassante e suggestiva.

L’arcipelago è situato a Sud del subcontinente indiano ed è composto da 26 atolli ad anello e da più di 1000 isole coralline.

Le isole abitate sono circa 220, mentre sono più di cento quelle riservate esclusivamente ai turisti stranieri, provvedimento utile a tener sotto controllo e salvaguardare i costumi nazionali.

Le restanti isole, spesso composte solo da una lingua di sabbia, sono deserte e soggette a continue immersioni/emersioni. Per il clima monsonico è consigliato ai turisti di recarvisi prevalentemente nel periodo che va da dicembre ad aprile, periodo in cui le piogge sono meno insistenti. Nonostante ciò le temperature medie annuali vanno dai 28 ai 32 gradi rendendo l’arcipelago la “El Dorado” del turismo internazionale.

Tropical Paradise at Maldives

Atolli delle Maldive e turismo

Il turismo è la più grande fonte di guadagno del paese arrivando a rappresentare il 30% del PIL. Le nazioni più rappresentate dai turisti sono gli Emirati Arabi Uniti, l’Italia (circa il 20% dei turisti totali arriva dal bel paese) e a seguire UK e Germania.

Oltre a concedersi alle meravigliose spiagge delle Maldive, è possibile visitare la capitale Malé, la sua moschea principale Huruku Miskiy, costruita nel 1956, la sua National Art Gallery e i mercatini di pesce sempre super riforniti.

Se si vuole entrare in contatto con le popolazioni autoctone, per scoprirne la tradizioni e costumi, è utile una visita alle isole di Dhiffushi e Himmafushi.

L’atollo di Ari è, invece, lo snodo fondamentale per i turisti diretti alle isole minori. Proprio lì si hanno le possibilità maggiori, durante un po’ di snorkeling o di diving, di entrare in contatto con i magnifici quanto innocui squali balena che popolano le sue acque, oltre che ammirare le splendide conformazioni coralline.

Da non perdere sono poi i  suggestivi tramonti e il magnifico cielo stellato che di notte rende magiche tutte le isole delle Maldive. Per tutti i turisti è d’obbligo concedersi un cocco rinfrescante, bere il raa, una sorta di vino di palma (analcolico ovviamente) caratterizzato da una dolcezza sopra la norma e assaporare l’insalata Mashuni, un trionfo di tonno, cocco, peperoncino, limone e cipolla.

.

Lo sapevi come si forma un atollo?