Quante volte ci siamo detti: basta, mollo tutto e parto per il giro del mondo?
Ecco, io l’ho fatto, seppur senza particolari scatti impulsivi dettati da una sorta di insofferenza o malcontento. Forse per questo sono riuscita ad organizzare tutto nei dettagli e non esser riuscita ad inciampare in nessun imprevisto. O quasi.
Gli unici imprevisti sul visto per Cuba che non era chiaro se fosse possibile acquistarlo al momento della partenza in aeroporto o se fosse necessario provvedere prima e con quello per gli Stati Uniti a seguito del furto del passaporto.
Nessun imprevisto medico ma se ci fosse stato bisogno avevo la serenità di un’assicurazione che mi avrebbe coccolata e protetta, partire con questa serenità non è mica da poco.
Dal punto di vista delle valigie, nessun intoppo e l’idea di uno zaino in spalla con il necessario e una valigia armadio si è rivelata vincente. Diversi oggetti comprati durante il viaggio sono stati rimandati in Italia con amici incontrati durante il viaggio o spediti.