1. Come si guadagna con un travel blog: il traffico sul sito

Partiamo dalle basi, un sito che ha un buon numero di accessi e traffico può aderire al programma pubblicitario di Google AdSense vedendosi così riconoscere dei crediti in base a quante persone cliccheranno sui banner.

O ancora addobbare il sito con delle (di solito tristissime) skin e ricevere un compenso per ogni  visitatore al sito. Cos’é la skin? Avete presente quando aprite un sito e ai lati della schermata con i contenuti c’é una pubblicità? Ecco, quella é una skin. (vedi immagine qui sopra)

Per i bog, o più in generale, per i siti che hanno un traffico di 100.000 views mensili, possono essere attivate delle convenzioni con concessionarie di pubblicità che si occuperanno di vendere per voi gli spazi sul sito ed ottimizzare al massimo la conversione dal traffico.

I guadagni? Dipende dal traffico che il sito ha, dai click delle persone e dal tipo di pubblico che ci segue, piú é una nicchia precisa piú il valore aumenta (es. Pubblicità di pannolini in un blog dedicato alle mamme) con incassi che vanno da un gelato ad una borsa di Gucci.

2. Come si guadagna con un travel blog: il traffico sui social

O per esser più corretta con YouTube. Sempre tramite il programma si AdSense, si possono inserire delle pubblicità prima dell’inizio dei nostri video e quando questi raggiungeranno migliaia di visualizzazioni potremmo andar a berci un caffé. Si perchè purtroppo per parlare di un vero e proprio guadagno ci vogliono centinaia di migliaia di visualizzazioni.

Per di più, negli ultimi mesi, YouTube ha dato un bel taglio alle sponsorizzazioni per via di una serie di caratteristiche che i video devono avere per poter essere sponsorizzabili: niente parolacce, niente argomenti di dubbio senso etico. Per chi come me si occupa di travel blogging poco male, ma per chi fa perno su ironia, comicità o banalmente candid camera, questa modifica nel regolamento ha dato un taglio netto ai guadagni.

Facebook e Instagram in sé chiedono investimenti piú che darne quindi, niente guadagno da loro.

I guadagni? Da un caffè a un motorino.

3. Come si guadagna con un travel blog: product placement

Oggi che siamo tutti influencer di qualcuno, soprattutto su Instagram, con buoni numeri (veri o falsi purtroppo poco spesso importa) possiamo esser contattati dai brand per sponsorizzare un determinato prodotto. Non so se vi siete accorti come magicamente poco tempo fa tutte le IT-girl stessero facendo una bella depurazione con la stessa tisana nello stesso momento: pose più o meno impegnate con la confezione in mano ci raccontavano come fosse trendy farsi un tea. Ecco, quello é un esempio di placement.

Ne esistono anche di più ricercati con vere e proprie collaborazioni e le meglio riuscite sono quelle dove c’é un senso nel matrimonio tra un brand e un influencer e piú coerente il pubblico di questo, più avrà valore.

É di poche settimane fa la riunione di Igers Italia per trovare un modo di arginare o per lo meno regolamentarli queste pubblicità ingannevoli (si perché spesso é questo quello che sono), vi lascio il link ad un approfondimento su Ninja Marketing così potete farvi un’idea più precisa di cosa sta succedendo.

I guadagni? Dal solo prodotto ad un’automobile, tutto sta in quanta gente influenzate.

4. Come si guadagna con un travel blog: le recensioni

Qui si apre un altro grande capitolo sulla loro affidabilità e credibilità e con la mia solita ingenuità da montanara vi dico che l’onestà paga.

Mi ero ripromessa di non fare nomi, ma quando si elogia, dai, si può ed é così che mi sento di dire che se una come Clio Makeup a distanza di dieci anni (o forse addirittura di più) ha raggiunto una popolarità e un amore tale da parte delle sue fan é proprio perché é sempre stata la ragazza genuina che siamo abituati a vedere su YouTube. La incontrai a New York per un’intervista nel 2011 e ricordo perfettamente che lei mi disse: “non mentirei mai, piuttosto non collaboro proprio con un brand” e a distanza di anni, é ancora così.

Detto questo le recensioni di prodotti (valigie, cuscini, giacche per la pioggia,…) o servizi (l’hotel, il noleggio auto, la piscina, …) possono portare di nuovo guadagni che partono dal cambio merci a decine di migliaia di euro. Cosa fa la differenza? I numeri, tanto per cambiare, e il nostro target.

Attenzione però, target specifici seppur più piccoli possono valere piú di grandi numeri su un target eterogeneo tutto dipende dall’obbiettivo del brand.

I guadagni? Per un marchio come Coca Cola potrebbero valer i numeri puri essendo un prodotto per tutta la famiglia, per la crema contro il bruciore intimo invece, interessano le donne e sulla base di questo il guadagno potrebbe andare dallo scambio merci a un pianoforte.

5. Come si guadagna con un travel blog: gli itinerari

Per gli uffici del turismo avere una blogger che racconti i suoi territori é un buon investimento sia in ottica di Seo, branding e popolarità online, sia per raggiungere proprio in questo modo un pubblico nuovo, quello, appunto, della travel blogger prescelta.

Si tratta quindi di realizzare un vero e proprio itinerario concordando o facendosi suggerire i punti di interesse dall’ufficio sul territorio che si occupa di turismo, promuovendolo e convogliando traffico sulla piattaforma ufficiale.

I guadagni? Indovinate un po’? Di nuovo numeri e target decideranno se avrete un misero sconto, una vacanza gratis e se sarete pagati per il vostro lavoro di reporter.

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Oggi si risponde a una delle domande che più spesso mi sento rivolgere. Non so dirvi se la risposta è giusta o meno, se avrete poi successo o no, se la vostra vita cambierà. Questo è quello che tanti anni nella comunicazione mi ha insegnato e lo condivido volentieri per scoraggiare chi cerca una strada rapida verso il successo ma per aiutare anche chi invece ci crede davvero. Qualsiasi appunto o suggerimento è ben accetto, i commenti sono aperti!