Una giornata alle Torri del Paine in Chile alla scoperta della bellezza delle vette della Patagonia, pronti a indossare gli scarponcini da montagna?

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  • Attività

  • Rainbow Mountain, Perù

L’autobus parte dalla stazione di Puerto Natales, uno dei paesi più a sud del Cile, alle 7:30 ma alle 7:00 siamo lì per comprare i biglietti. Siamo in bassa stagione e i posti si trovano senza problemi ma se in alta, forse è meglio prenotarli il giorno prima. Prezzo? 14000 pesos andata e ritorno (ca. 19,00 euro).

In un’ora e mezza siamo all’ingresso del parco delle Torri del Paine, il nostro autobus è il primo ad arrivare e dopo aver pagato l’ingresso valido per due giorni (21000 pesos – 28,00 euro) e ascoltato il video esplicativo sulle norme di comportamento saliamo sul transfer (3000 pesos, ca. 4,00 euro) che ci porterà all’imbocco del cammino per poi venirci a riprendere alle 19:00, per altri 3000 pesos.

Nemmeno a dirlo, mi fiondo giù e comincio la mia passeggiata: non voglio dover condividere la tranquillità e il silenzio del sentiero con nessuno, oggi è solo per me. Il piano risulta alla perfezione grazie al mio passo svelto e all’aver seminato tutti fin dall’inizio.

Non sempre il percorso è tracciato con esattezza ma facendo un po’ di attenzione lo si trova senza troppi problemi. Si comincia con un sentiero tra i prati abbastanza pianeggiante, da lì si sale a quella che viene chiamata “valle del vento” (e c’è un perché se viene chiamata così), si scende fino al rifugio cileno, poi un bosco ed infine un’ultima salita fino finalmente alle torri.

Quando si gira l’ultimo angolo e tra le pietre grigie si scorge il lago turchese e li belle fiere le Torri del Paine. Nell’ultima parte della salita incontro una guida, mi dice che sono fortunata che si siano mostrate a me, che alle volte per settimane intere sono nascoste dalle nuvole ma oggi no, eccole li. Vista la fortuna con il tempo che di solito mi accompagna, non mi sembra vero!

Forse è anche merito di questo vento fortissimo che non mi lascia mangiare in pace la mela che mi sono portata da tanto che soffia forte, ma fa niente, posso ricominciare a scendere soddisfatta, anche perché tra poco arriveranno anche i miei compagni di autobus.

Tutta felice saltello verso vale ma basta una botta alla caviglia contro una pietra a punta e una leggera storta a darmi una calmata e farmela prendere un po’ più con calma. Alle volte mi faccio prendere decisamente troppo dall’entusiasmo.

Nel bosco finalmente incontro il gruppo che sale e solo allora mi rendo conto della velocità sostenuta con cui sono salita in vetta. Non posso non pensare alla montagne colorate in Perù dove, nonostante i suoi miseri 15km di percorso, non sono riuscita ad arrivare alla cima: certo che l’altitudine gioca proprio brutti scherzi.

Mi fermo al rifugio cileno dove mangio una costosissima zuppa di nuddles liofilizzati e mi bevo una birra prima di riprendere il cammino e scendere a valle ad aspettare l’autobus che mi riporterà a Puerto Natales.

La vista é quasi più bella in discesa, anche perché invece di concentrarmi sui piedi posso far perdere lo sguardo tra ruscelli, cascate, laghi e campi colorati e qui di cose da guardare ce ne sono a non finire.

Il parco delle Torri del Paine offre due escursioni in giornata (una alle Torri che è quella che ho fatto io e una con una parte in battello per andar a vedere il ghiacciaio) e una di quattro/cinque giorni. All’interno del parco ci sono campeggi con piazzole gratuite (che vanno prenotate con largo anticipo) ed altre a pagamento. Se solo avessi avuto il tempo non avrei avuto il minimo dubbio su quale affrontare, ma di sicuro anche questa camminata di un giorno è stata da togliere il fiato.

  • voto 5/5

  • la bellezza dei paesaggi

  • il sentiero in alcuni punti era allagato, in altri poco visibile, fate attenzione!

Le Torri del Paine sono una delle meraviglie naturali riconosciute a livello mondiale e capisco perfettamente perché! Tu ci sei stato? Com’è andata?