Si dice che il vero successo si misura dagli haters e non so cosa sia successo ma nell’ultimo periodo sono arrivati a frotte eppur non abbiamo ancora raggiunto questi benedetti 10.000. Non vale!

Abbiate pazienza, sono ancora abbastanza nuova da aver il tempo di pormi delle domande anche se puntualmente le lascia cadere e vado a impiegare meglio il mio tempo.

Ieri un signore, di fronte ad una spiaggia che era un misto di perfezione celeste e bianca lui: “che tristezza, non c’è nemmeno una pianta, nemmeno un po’ di ombra” e il mio pensiero è stato: “cavolo, si riesce a trovar del brutto proprio ovunque volendo”.

Mi ha fatto riflettere molto. Quando vedo una spiaggia bianca bagnata da un mare turchese la mia mente pensa “wow” ma quella di qualcun altro pensa “orribile“: com’è possibile aver una concezione delle bellezza tanto diversa? Eppur qualcosa dovrebbe esser oggettivamente bello, no? Se penso a Brad Pitt, ad esempio, a me non piace ma mi rendo conto che è un bell’uomo, è oggettivo.

È come trovar nel sole che splende di che lamentarsi perché ci dà fastidio agli occhi o nell’acqua fresca di un ruscello di montagna da ridire perché dà fastidio alle gengive.

Poi c’è stata lei che sulla sua bacheca con i suoi amici dice che non merito il viaggio che sto facendo se dopo dieci mesi mi manca farmi un aperitivo. Pensa te, pure cosa farmi mancare mi vogliono insegnare. Ma quando poi le chiedo l’amicizia per dire la mia, questa mi risponde che mi aspettava ma che ha una vita molto piena e non ha tempo di star dietro a queste cose e non mi darà diritto di replica. Beh, di certo una cosa me l’ha insegnato: che c’è gente che va alla ricerca del consenso senza aver veri e propri argomenti.

Oppure ancora lui, che mi lascia una stellina nelle recensioni perché non rispondo alle sue domande da guida turistica nel giro di qualche giorno. Non sono una guida, non sono tenuta a lavorare gratis per te e se una gentilezza non mi costa nulla e l’avrei fatta come lo faccio per tutti, di certo mi hai fatto passare la voglia. Nemmeno avevo ancora pubblicato gli articoli di cui aveva bisogno, cosa avrei dovuto fare? E poi pretendere non è mai bello, non ho tempo e connessione per far due chiacchiere con la mia famiglia, avrei dovuto usarlo per scrivere a chi è comparso dal nulla nella mia vita pronto a rovinare il lavoro di tutti quelli che lavorano al blog con commenti a caso? Secondo me no.

In un gruppo un ragazzo alla mia storia ha commentato dicendo: “permettimi ma ci vuole fortuna… e magari anche l’aiuto di qualcuno con i soldi” e lì, dopo decine di messaggi dove perfetti sconosciuti mi facevano i conti in tasta e allusioni senza fondamento non ci ho più visto: “no, non ti permetto. Se ti vuoi far i fatti miei fallo fino in fondo e poi, se sei una persona abbastanza intelligente, torni qui e mi chiedi scusa.”. Se poi l’abbia fatto o meno non lo so, non me ne sono più interessata ma non so se mi fa più tristezza l’idea che sembri impossibile che una ragazza possa farcela da sola o la mancanza di scrupoli nel puntar il dito sulla vita di qualcun altro.

Avete presente quella frase che dice: “non giudicare gli altri, ognuno sta combattendo una battaglia che non conosci”. Un po’ è vero, un po’ nel dubbio cerchiamo di essere gentili verso il prossimo o se proprio risulta difficile forse è meglio puntare verso altri lidi, nessuno ci obbliga a farci il sangue amaro per la vita di qualcun altro. Tutti meritiamo la felicità, pure tu che ti indegni per la mia spiaggia, il mio Spritz e la mia mancanza di volontariato.

Vai e sii felice, che io qui me la godo un sacco, mica vorrai esser da meno.

A te è mai successo di lasciare un messaggio un po’ troppo frettoloso a qualcuno e poi pentirtene? O, viceversa, di riceverne uno e chiederti cosa mai puoi aver fatto i male per meritartelo? Raccontaci la tua esperienza nei commenti!