Il limbo non é una danza, o per lo meno a volte si ma non per me in questi ultimi giorni, come vorrei che lo fosse.

Il limbo é uno stato mentale e fisico in cui non vai né avanti né indietro, sei sospeso in attesa che qualcosa senza nessun tipo di potere. “L’attesa é essa stessa piacere” si dice ma vi assicuro che non é proprio sempre cosí. Attesa é impotenza, pazienza, determinazione e forza, tanta forza.
Poche volte nella mia vita mi sono sentita cosí persa; sono sempre stata abituata ad aver un obbiettivo e lavorare, combattere per raggiungerlo, per conquistarlo. Ora non posso far nient’altro che aspettare anche solo per capire cosa devo fare.

Mi hanno rubato il passaporto, mi hanno rubato la libertà, il mio esser persona per lo Stato e ora sono ferma. Ho fatto tutto quello che potevo, giocato ogni carta che avevo per riaverlo ma nulla ora é tutto fermo di nuovo e io cerco una posizione comoda in questo stato d’attesa.

Penso al popolo tibetano, anche a loro hanno tolto i documenti e sono nel limbo da anni ormai senza poter viaggiare, lavorare, esistere. Hanno creato villaggi che non esistono e vendono piccoli monili e oggetti “pigliapolvere” ai turisti per aver i soldi necessari per compare quello che la comunità non riesce a produrre. Chissà se ci si abitua mai. Spero di non scoprirlo.

Il mio passaporto con i suoi timbri, il ricordo di tanti viaggi, tanti anni, tante esperienze, tante vite che ora mi sono state strappate vai in modo cosí stupido, senza motivo. Il male fatto senza ragione non lo capirò mai ma tutto torna sempre indietro in un modo o in un’altro.

Se é malocchio non lo so, di sicuro una sfortuna pazzesca mi sta seguendo ormai da un mesetto e oggi dopo tanto correre e vagare mi ha costretta a fermarmi. Ne approfitto per riposare che la strada é ancora lunga ma comunque anche basta.

Ti sei mai trovato in un limbo impenetrabile? Come ti sei comportato? Com’è andata? Raccontacelo nei commenti!